Verso una modellazione adattativa del patrimonio architettonico

Il laboratorio TekneHub del Tecnopolo di Ferrara, da sempre impegnato nelle tematiche della conservazione, del recupero e della valorizzazione dei beni del territorio, vede impegnata la professoressa Federica Maietti  del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara nella realizzazione del progetto AIM-eBIM - Adapted Information Management for existing Buildings Information Modeling.

Finanziato nell’ambito del PR-FESR Emilia-Romagna 2021-2027, il progetto è incentrato su processi innovativi per l’utilizzo del dato digitale da rilievo integrato del costruito esistente e del patrimonio storico-architettonico, verso una modellazione BIM “adattativa”.

AIM-eBIM, coordinato da TekneHub, è sviluppato da un partenariato costituito da CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dal CIRI EC - Centro Interdipartimentale di Ricerca Edilizia e Costruzioni dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, dal Centro Ceramico - Consorzio Universitario per la gestione del centro di ricerca e sperimentazione per l’industria ceramica e dal CIDEA - Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente dell’Università degli Studi di Parma.

Le imprese partecipanti al partneriato sono Politecnica Ingegneria e Architettura Soc. Coop., 2S.I. Software e Servizi per l’Ingegneria S.r.l., TONALITE S.p.A., SAFE LM srl e INCEPTION srl, spin-off dell’Università degli Studi di Ferrara.

 

AIM-eBIM propone un avanzamento dei risultati raggiunti in precedenti progetti finanziati nell’ambito del POR FESR 2014-2020 per rispondere, in particolare, alle nuove necessità scaturite dalla rapida evoluzione degli strumenti di rilievo digitale, riconducibili alla difficoltà di gestire e utilizzare grandi quantità di dati in modo efficiente. Il progetto sviluppa quindi nuovi processi e strumenti che consentano un uso “critico” e tematizzato dei dati attraverso applicazioni di Intelligenza Artificiale e attraverso la modellazione BIM – Building Information Modeling.

I processi di modellazione parametrica del patrimonio esistente tramite strumenti BIM stanno diventando tanto pervasivi quanto necessari, considerando il trend normativo di progressiva inclusione della modellazione BIM nelle gare d’appalto e la necessità di utilizzare strumenti digitali collaborativi tra i diversi attori coinvolti nel processo di conservazione e intervento sul costruito esistente. Tali strumenti si rivelano però inefficienti se analizzati dal punto di vista degli utilizzatori (professionisti, imprese) che devono confrontarsi con una complessità di dati spesso difficilmente gestibili. Il progetto AIM-eBIM interviene nel passaggio tra rilievo e modellazione, che può essere resa più efficiente “scomponendo” le diverse necessità analitico-progettuali creando modelli in grado di supportare la documentazione del patrimonio architettonico e la progettazione degli interventi. In questa direzione, gli ambiti di approfondimento riguardano l’analisi dei materiali, tecniche, componenti, strutture e l’analisi dello stato di conservazione.

 

Le prime attività riguardano la definizione di un Protocollo di ottimizzazione per il processo rilievo-modellazione e per la scomposizione tematica e il popolamento dei modelli digitali, creando la struttura metodologica del progetto. La parte centrale delle attività sarà dedicata all’analisi degli attuali strumenti di Intelligenza Artificiale applicabili per la suddivisione e classificazione dei dati digitali da rilievo, informazioni che andranno a popolare i modelli BIM. Il processo verrà applicato a specifici casi studio, che comprendono edifici appartenenti al patrimonio esistente diffuso e al patrimonio storico-architettonico. I casi studio selezionati saranno diversificati per tipologia, materiali, assetto strutturale e stato conservativo, creando la più ampia casistica per lo sviluppo di test tematici per diverse finalità (documentazione, analisi, monitoraggio, progetto) e secondo diversi criteri.

In questa direzione, i Laboratori del partenariato si integrano mettendo a sistema le diverse competenze, background e infrastrutture di ricerca; le imprese coinvolte, allo stesso modo, rappresentano interlocutori ideali nello sviluppo delle attività, rappresentando settori cruciali per il raggiungimento degli obiettivi del progetto, e potendo indirizzarne gli sviluppi verso ricadute industriali effettive, perseguendo le esigenze della filiera.

 

I risultati attesi del progetto, oltre alla definizione di modelli BIM innovativi e interdisciplinari, prevedono anche l’esplorazione di piattaforme collaborative e ambienti digitali per la condivisione aperta dei risultati del progetto, con l’obiettivo di massima accessibilità e aprendo alla possibilità di collaborazioni e integrazioni interdisciplinari.

AIM-eBIM si propone altresì di favorire l’incremento nell’utilizzo del BIM da parte di imprese e figure coinvolte nel processo di intervento sull’esistente, di incentivare la condivisione di standard e piattaforme di collaborazione, e di supportare la permeabilità all’innovazione tecnologica.

La Strategia di Specializzazione Intelligente S3, infatti, rileva chiaramente che la digitalizzazione ormai pervasiva rende necessario l’uso di modelli e applicazioni per l’interoperabilità di processi e dati e per l’attivazione di nuovi servizi a supporto dello sviluppo di nuovi prodotti. Tra le priorità S3 figura l’incremento delle tecnologie digitali per le imprese, aumentandone le competenze e garantendo la diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate. Il progetto AIM-eBIM si innesta in questo ambito, mettendo al centro la digitalizzazione a servizio della filiera del settore delle Costruzioni e il dato in tutto il suo ciclo di vita: creazione, elaborazione, integrazione, trasferimento, archiviazione.

 

AIM-eBIM persegue l’incremento nell’uso di strumenti integrati per la gestione del progetto e del cantiere “intelligente” attraverso la gestione informatizzata dei processi, anche in ottica di creazione di nuova occupazione qualificata per accompagnare la rigenerazione del settore Costruzioni, che si dovrà basare sempre più sugli strumenti digitali richiedendo nuove competenze e rendendo più capillare l’applicazione di tecnologie emergenti. Il BIM può supportare il controllo del processo progettuale e dei processi decisionali, e supportare le imprese nell’elaborazione di modelli di simulazione progettuale nell’intervento sul costruito esistente.

AIM-eBIM

Adapted Information Management for existing Buildings Information Modeling

 

Laboratorio Capofila

Università degli Studi di Ferrara – Laboratorio in rete-Tecnopolo TekneHub

Partner

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Edilizia e Costruzioni

Centro Ceramico - Consorzio Universitario per la gestione del centro di ricerca e sperimentazione per l’industria ceramica

Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel Settore delle Costruzioni e del Territorio

Università degli Studi di Parma - Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

 

Aziende coinvolte

Politecnica Ingegneria ed Architettura Soc. Coop., Modena

2S.I. Software e Servizi per l’Ingegneria S.r.l., Ferrara

TONALITE S.p.A., Sant’Agata Bolognese, Bologna

SAFE LM srl, Parma

INCEPTION srl, Ferrara

 

Durata del progetto

30 mesi



Nell’immagine, modello 3D a nuvola di punti di Casa Biagio Rossetti a Ferrara nel contesto urbano, e analisi tematica degli elementi decorativi della facciata a fini conservativi